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mercoledì 11 maggio 2011

L'Inasione Delle Meduse

L'Inasione Delle Meduse
Analizziamo leggende e fatti reali sul dilagare delle meduse letali, tra cui la nomura, un gigante con forza e dimensioni capaci di capovolgere intere imbarcazioni.

INFOWEB

La Medusa di Nomura (エチゼンクラゲ echizen kurage?, Nemopilema nomurai) è una grande medusa della stessa classe di dimensioni della medusa criniera di leone, il più grande Cnidaria al mondo. Il diametro di queste meduse è leggermente superiore all'altezza media di un uomo adulto.
Nel 2009, un peschereccio di 10 tonnellate, il Shinsho Diasan-maru, si è capovolto al largo di Chiba nella Baia di Tokyo, mentre i suoi tre uomini d'equipaggio stavano cercando di issare a bordo una rete contenente decine di enormi meduse Nomura, i tre sono stati salvati da un altro peschereccio.

Caratteristiche
La Medusa di Nomura cresce fino a 2 m di diametro e pesa fino a 220 kg.Le meduse Nomura risiedono principalmente nelle acque tra la Cina e il Giappone, in primo luogo nel Mar Giallo e nel Mar Cinese Orientale.

Medusa Irukandji
Le meduse Irukandji (Carukia barnesi Southcott, 1967 e Malo kingi Gershwin, 2007), o Irucangi, sono meduse di piccole dimensioni ed estremamente velenose, che si trovano soprattutto presso le coste australiane. Non vanno confuse con un'altra specie di Cubozoa, il Chironex fleckeri, che può causare la morte, ma non la Sindrome di Irukandji.
La puntura di una medusa Irukandji causa dei sintomi che sono noti come “Sindrome di Irukandji”. Sono stati documentati per la prima volta da Hugo Fleckernel 1952 ed è stata chiamata come la popolazione degli Irukandji, che vive nella zona costiera settentrionale del Cairns.La prima delle due specie ad essere scoperta, la Carukia barnesi, è stata identificata nel 1964 dal Dr. Jack Barnes; per provare che questo animale era la causa della Sindrome di Irukandji, ne catturò un minuscolo esemplare e si lasciò pungere assieme a suo figlio e ad un bagnino.
Come altre meduse, le Irukandji sono dotate di pungiglioni (nematocisti) non solo sui tentacoli (dove sono disposti a grappolo ed assomigliano a gocce d'acqua), ma anche sulla “esombrella”. In più, il veleno è diffuso solo a partire dalla punta delle nematocisti, piuttosto che dall'intera lunghezza. Ciò accade perché la parte iniziale è più debole, e si verifica soltanto una reazione ritardata mentre il veleno fa effetto.
Si sa poco sul ciclo di vita e sul veleno delle Meduse Irukandji. In parte questo è dovuto alle loro piccole dimensioni, ed alla loro fragilità, che non consente di conservarle in normali bocce per pesci o in acquari. Il loro corpo è così fragile ed inconsistente che l'impatto con le pareti di un normale contenitore in vetro le ucciderebbe. I ricercatori ritengono che il veleno possegga una forza sufficiente a stordire in modo immediato le prede delle meduse Irukandji, che sono pesci piccoli e veloci. In base a calcoli statistici, si crede che la Sindrome di Irukandji possa essere causata da molte specie di medusa, ma soltanto per la Carukia barnesi e per la Malo kingi si hanno dei riscontri scientifici di ciò.

Sindrome di Irukandji
La Sindrome di Irukandji è causata da una quantità molto ridotta di veleno e produce dolori a varie parti del corpo (tipicamente crampi ai muscoli crociati di braccia e gambe, intenso dolore alla schiena ed ai reni, e sensazioni simili a quelle causate da delle ustioni alla pelle ed in particolare al viso), emicrania, nausea, insonnia, sudorazione accentuata, vomito, tachicardia e ipertensione arteriosa. Dal 2007 il Solfato di magnesio viene usato per trattare la Sindrome di Irukandji. La puntura in sé è solo moderatamente irritante; i sintomi veri e propri si manifestano dopo un lasso di tempo compreso tra 5 e 120 minuti (in media 30). Essi possono perdurare da ore fino ad intere giornate ed il pericolante può aver bisogno di ricovero ospedaliero. L'applicazione di aceto sulla parte di pelle aggredita riesce a disattivare eventuali nematocisti ancora presenti. Non esistono antidoti per il veleno qualora esso fosse già entrato in circolazione.
Se trattata correttamente, una singola puntura non è di solito fatale, ma dopo la morte di due persone in Australia, in seguito appunto ad una di queste punture,è cresciuta la paura nell'opinione pubblica. Il numero di decessi dovuti alla Sindrome, ed attribuiti erroneamente ad altre cause, è sconosciuto.

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