Gli Italiani Nelle Torri
La più grande catastrofe della storia americana raccontata per la prima volta e senza filtri attraverso le sole parole degli italiani sopravvissuti all’attacco che ha sconvolto il mondo intero. In occasione dei 10 anni dall’attacco terroristico al World Trade Center questo documentario prodotto in esclusiva da History racconta le storie di quattro italiani che erano presenti e sono riusciti a sopravvivere a quella tragedia. L’esperienza di Lucio, Ruggero, Gina e Francesco è stata raccolta in una lunga intervista; le loro voci compongono un racconto corale di quel giorno interminabile e assurdo. Attraverso una profonda e toccante rievocazione degli eventi il loro ricordo si fa testimonianza di aspetti e dettagli del disastro mai raccontati prima da nostri connazionali. I pezzi di un 11 settembre ancora sconosciuto prendono forma per rivelarci il lato più umano e commovente della catastrofe.
Biografie
Lucio Cauto
Lucio Caputo è uno degli uomini più in vista nella comunità italiana di NY. È presidente di molte associazioni italo americane e di alcune istituzioni commerciali come l’Italian Wine & Food Institute. Gran parte della sua vita è trascorsa all’interno delle torri dove conservava tutti i suoi oggetti personali, i suoi ricordi, le cose più care. L’11 settembre si trovava come sempre al 78° piano della Torre Nord e quel giorno ha perduto persone e memorie carissime. È riuscito a salvarsi grazie al suo sangue freddo e ad una buona forma fisica. Trenta secondi dopo essere uscito il grattacielo è crollato alle sue spalle.
Francesco Ambruoso
Francesco Ambruoso oriundo di famiglia pugliese, mantiene forti legami con l’Italia; si laurea in America in economia e il 10 settembre 2001 inizia il tirocinio presso la Morgan Stanley, al 61° piano della torre sud del WTC. Quando l’aereo colpisce la torre sente come un terremoto. È riuscito a fuggire dalla torre e dopo molte ore a tornare a casa dai suoi genitori nel Connecticut, portando con se un collega californiano. Quel giorno non ha perduto amici o ricordi, ma l’attentato ha segnato la fine della sua vita da ragazzo. È la prima volta che racconta la sua storia in pubblico.
Gina Lippis
Originaria dell’Abruzzo emigrata a NY negli anni 80 lavorava da tempo per una società di brokeraggio, al 46° piano della torre nord; dopo l’esplosione è scappata con i suoi colleghi e si è salvata scendendo le scale aggrappata alla cintura del suo capo; quando l’ha lasciata, per la forza con cui la stringeva, il braccio le faceva male. Le scene che le si paravano davanti agli occhi l’hanno talmente scioccata che è uscita dalle torri in stato catatonico e confusionale e tutt’oggi soffre di forti sensi di colpa per essere sopravvissuta.
Ruggero De Rossi
Ruggero De Rossi, laureato a Roma in Economia, ha un passato da grande sportivo, il settimanale americano Barron's l'ha definito un genio dei bonds. Era il responsabile di uno dei maggiori fondi di investimento obbligazionario e lavorava al 34° piano della Torre Sud del WTC. De Rossi quella mattina si era attardato per scrivere una lettera a suo figlio a Milano. Giunto al WTC con 15 minuti di ritardo, nel momento in cui il primo aereo colpiva la torre è riuscito a mettersi in fuga essendo in quel momento nella hall, ma uscire dalla torre non è stato semplice. Molti corpi cadevano giù dalle torri nella piazza e i detriti di aereo e cemento colpivano quelli che tentavano la fuga. Ha impiegato più di 4 ore a tornare a casa. In quella fuga infinita, sotto shock, ha visto crollare le torri. Giunto finalmente a casa nell’Upper East Side era già consapevole che da quel giorno in poi tutta la sua vita sarebbe cambiata.
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