Ustica Tragedia Nei Cieli
A distanza di trent'anni dalla morte delle 81 persone a bordo del volo DC-9 Itavia I-TIGI, le cause rimangono inspiegabili. INFOWEB
Con strage di Ustica è indicato il disastro aereo in cui persero la vita 81 persone nel cielo tra le isole di Ustica e Ponza, venerdì 27 giugno 1980, quando l'aereo di linea Douglas DC-9 I-TIGI, appartenente alla compagnia aerea Itavia, si squarciò in volo senza preavviso e scomparve in mare.
Dopo oltre trent'anni di inchieste, molti aspetti di questo disastro, tra i quali le cause stesse, non appaiono ancora chiariti.
Ricostruzione dell'accaduto
Alle 20:08 del 27 giugno 1980 il volo IH870 diretto da Bologna a Palermo parte, con due ore di ritardo, e si svolge regolarmente nei tempi e sulla rotta previsti fino all'ultimo contatto radio tra velivolo e controllore procedurale di Roma Controllo, che avviene alle 20:58.
Alle 21:04, chiamato per l'autorizzazione di inizio discesa su Palermo, il volo IH870 non risponde. L'operatore di Roma reitera invano le chiamate; lo fa chiamare, sempre senza ottenere risposta, anche da due voli dell'Air Malta, KM153, che segue sulla stessa rotta, e KM758, dal radar militare di Marsala e dalla torre di controllo di Palermo. Passa senza notizie anche l'orario di arrivo a destinazione, previsto per le 21:13.
Alle 21:25 il comando del Soccorso Aereo di Martina Franca assume la direzione delle operazioni di ricerca, allerta il 15º Stormo a Ciampino, sede degli elicotteri HH-3F del Soccorso Aereo.
Alle 21:55 decolla il primo HH-3F e inizia a perlustrare l'area presunta dell'eventuale incidente. L'aereo è ormai disperso.
Nella notte numerosi elicotteri, aerei e navi partecipano alle ricerche nella zona. Solo alle prime luci dell'alba viene individuata da un elicottero HH-3F del Soccorso Aereo alcune decine di miglia a nord di Ustica, una chiazza oleosa. Poco dopo raggiunge la zona un Breguet Atlantic dell'Aeronautica e vengono avvistati i primi relitti e i primi cadaveri. È la conferma che il velivolo è precipitato in quella zona del Tirreno dove la profondità supera i tremila metri.
Il recupero delle salme
Le vittime del disastro furono ottantuno, di cui tredici bambini, ma il ritrovamento e il recupero dei corpi riguardò solo trentotto persone.
Sulle sette salme per cui fu disposta l'autopsia furono riscontrati sia grandi traumi da caduta a livello scheletrico e viscerale, sia lesioni enfisematose polmonari da decompressione (l'aereo si era dunque aperto in volo).Nelle perizie gli esperti affermarono che l'instaurarsi degli enfisemi da depressurizzazione precedette cronologicamente tutte le altre lesioni riscontrate, ma non causò direttamente il decesso dei passeggeri facendo loro perdere solo conoscenza. La morte sopravvenne soltanto in seguito, a causa di traumi fatali, riconducibili, assieme alla presenza di schegge e piccole parti metalliche in alcuni dei corpi, a reiterati urti con la struttura dell'aereo in caduta.
Scatola nera e comunicazioni radio
Il Flight Data Recorder (FDR) dell'aereo aveva registrato dati di volo assolutamente regolari: prima della sciagura la velocità era di circa 323 nodi, la quota circa 7630 m con prua a 178°, l'accelerazione verticale oscillava senza oltrepassare 1,15 g. La registrazione del tranquillo dialogo tra il comandante Domenico Gatti e il copilota, che si raccontavano barzellette, restituito dal Cockpit Voice Recorder (CVR), si interruppe improvvisamente e senza alcun segnale allarmante che precedesse la troncatura.
Gli ultimi secondi dal CVR:
«Allora siamo a discorsi da fare... [...] Va bene i capelli sono bianchi... È logico... Eh, lunedì intendevamo trovarci ben poche volte, se no... Sporca eh! Allora sentite questa... Gua...»
La registrazione si era fermata tagliando l'ultima parola. Questo particolare indicherebbe un'improvvisa interruzione dell'alimentazione elettrica, per cui l'evento causa della caduta del DC-9 sarebbe stato repentino e inavvertito.
Le ipotesi
Le principali ipotesi sulle quali gli inquirenti hanno indagato sono:
il DC-9 sarebbe stato abbattuto da un missile;
vi sarebbe stata una collisione (o una semicollisione) con un altro velivolo;
sarebbe avvenuto un cedimento strutturale;
sarebbe esplosa una bomba a bordo.
il DC-9 sarebbe precipitato dopo essere entrato in collisione (o in semicollisione) con il Mig libico precipitato sulla Sila e ritrovato 20 giorni dopo.
More info --->>> http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Ustica
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