Rising: la rinascita di Ground Zero EPISODIO 5
Memorial Plaza è un brulicare di addetti che cercano di finire i lavori per l'anniversario della tragedia: da Ground Zero svetteranno enormi fontane e una foresta di 400 alberi.
INFOWEB
Reflecting Absence è il nome del progetto dell’architetto israeliano Michael Arad scelto per il World Trade Center Memorial e Peter Walker, il memoriale dell’11 settembre. In queste ultime settimane e’ stato completato il lavoro per ritracciare in acciaio il perimetro delle due torri gemelle abbattute.Questo memoriale propone uno spazio che riecheggia i sentimenti di perdita e di assenza che sono stati generati dalla distruzione del World Trade Center e la perdita di migliaia di vite l’11 settembre 2001 e il 26 febbraio 1993.
Il monumeto occuperà 8 acri di superficie e le due cascate saranno le più grandi finora costruite negli Stati Uniti. I nomi delle 2982 vittime verranno incisi in bronzo attorno alle cascate e un boschetto darà al tutto una cintura di protezione e tranquillità. Un museo aprirà sotto le cascate nel 2012 e mostrerà reperti dell’attacco, video e testimonianze del crollo e dei soccorsi.
Un campo di alberi che viene interrotto da due grandi vuoti contenenti vasche da incasso. Le piscine e le rampe che li circondano riprendono le impronte delle torri gemelle. Una cascata d’acqua che descrive il perimetro di ogni quadrato alimenta le piscine con un flusso continuo.Sono vuoti di grandi dimensioni, aperti e visibili come promemoria dell’assenza.
La superficie della piazza monumento è scandita dai ritmi lineari di filari di alberi a foglia caduca, formando raggruppamenti informali, radure e boschetti.
Questa superficie è costituita da una composizione di pavimentazione in pietra. Attraverso il suo ciclo annuale di rinascita, il parco di vita si estende e approfondisce l’esperienza del memoriale.
Scendendo nel memoriale, i visitatori vengono rimossi dai luoghi ei suoni della città e immersi in un buio fresco.Mentre si procede, il suono d’acqua che cade cresce più forte, e la luce del giorno filtra da sotto. Nella parte inferiore una piscina enorme.Intorno a questa piscina vi è un nastro continuo di nomi.L’enormità di questo spazio e la moltitudine di nomi che formano questo nastro infinito vogliono sottolineare la vastità della distruzione.In piedi lì al bordo dell’acqua, guardando una pozza d’acqua che scorre via in un abisso, il visitatore può avere il senso che ciò che è al di là di questa cortina d’acqua e del nastro di nomi, non è accessibile.
I nomi dei defunti saranno disposti in ordine sparso intorno alle piscine.
La brutalità casuale degli attentati si riflette nella disposizione dei nomi, e non tenta di imporre l’ordine su questa sofferenza.I sacrifici altruisti dei soccorritori potrebbero essere riconosciuti con insegne delle loro societa’, accanto ai loro nomi.I visitatori, compresi i familiari e gli amici del defunto, saranno guidati da personale in loco o da una guida stampata per la posizione specifica di ogni nome.Per quei defunti mai fisicamente identificati, la posizione del nome segna un posto vuoto che è loro proprio.
Tra le piscine un piccolo palco dove i visitatori possono accendere una candela o lasciare un artefatto in memoria dei propri cari.Attraverso di esso, in una piccola camera, i visitatori si possono mettere in pausa e contemplare.
Lungo il bordo occidentale del sito, una profonda fenditura espone il muro dei detriti provenienti dai siti di scavo, substrato roccioso, cosi’ i visitatori potranno assistere alle grande distesa di rovine delle fondamenta originali, dove si potra’ vedere l’ingresso al centro interpretativo della metropolitana .Qui i visitatori potranno vedere molti artefatti conservati dalle torri gemelle: travi di ferro intrecciato, un camion schiacciato fuoco, e gli effetti personali, nonché aule e una biblioteca di ricerca.
Nell’ impronta della torre nord ecco una grande nave di pietra che forma un centro per i resti non identificati.Un’ampia apertura sul soffitto collega questo spazio al cielo, e il suono dell’acqua rifugio nello spazio dalla città, per i momenti di contemplazione privata creando uno spazio personale per il ricordo.
La piazza memoriale è stata progettata per essere uno spazio di mediazione, appartiene tanto alla città quanto al memoriale. Situato a livello della strada per consentire la sua integrazione nel tessuto della città, la piazza incoraggia l’uso di questo spazio da newyorkesi giornalmente.Il memoriale non sarà isolato dal resto della città, sara’ parte viva di essa.
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